Dicembre 10, 2024

Curiosità sul David di Michelangelo

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Il David di Michelangelo è considerata una delle opere d'arte più importanti del mondo. Vi sveliamo alcune curiosità su quest'opera!

David di Michelangelo: opera simbolo di Firenze

E’ uno dei simboli più rappresentativi di Firenze. Migliaia di turisti arrivano ogni anno nel capoluogo toscano per ammirarlo e venerarlo  ed è considerato un vero e proprio capolavoro della scultura mondiale. Parliamo del celeberrimo David di Michelangelo. Realizzato in soli tre anni tra il 1501 e il 1504, pesa quasi  6 tonnellate ed è alto ben 4 metri!

L’eroe che sconfigge il male

L’opera, conservata alla Galleria dell’Accademia, è stata realizzata da Michelangelo Buonarroti e ritrae l’eroe biblico mentre si appresta ad affrontare Golia. Emblema della bellezza maschile, al pari della Venere di Botticelli, il David venne commissionato dalla compagnia dei consoli dell’Arte della Lana per essere collocato nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore.  Voluto per rappresentare la forza e la supremazia della Repubblica fiorentina contro i nemici, il David porta con sé anche numerose curiosità.

Chi lo vede per la prima volta infatti rimane sempre stupito dalle sue “strane” proporzioni tanto da chiedersi perché, ad esempio, le sue mani sono cosi grandi rispetto  al suo naso o perché il suo membro risulti molto più piccolo rispetto alla sua maestosa fisicità.

Ebbene abbiamo provato a raccogliere questa ed altrettante curiosità per provare a conoscerlo meglio più da vicino.

Le 10 curiosità più interessanti

  1. Le mani e la testa sono più grandi: vedendo da vicino la scultura si nota subito come il particolare delle mani e della testa differisca dal resto del corpo. Michelangelo volle però raffigurare il suo David proprio come si vede. La testa, simbolo di intelletto, rappresenta l’uomo capace di usare l’intelligenza a dispetto dell’istintività animale per combattere il nemico e le mani sono gli strumenti necessari  che trasformano il pensiero in forma ed espressione. Per Michelangelo rappresentare entrambi con proporzioni diverse voleva dire rappresentare quelli che sono i tratti distintivi dell’essere umano.
  2. La leggenda del naso: prima di essere esposto e diventare simbolo della città culla del Rinascimento, l’opera venne mostrata in anteprima a coloro che all’epoca ricoprivano le più alte cariche istituzionali e politiche di Firenze. Tra questi figurava anche Pier Soderini, all’epoca gonfaloniere della Repubblica fiorentina. Egli dopo aver visto l’opera in anteprima disse a Michelangelo che il naso era troppo grosso e dunque doveva essere modificato. L’artista decise allora di prendere un po’ di polvere di marmo, salire in alto in corrispondenza del naso e farne cadere qualche pezzo. In realtà non corresse nulla e lasciò il naso com’era  ma tanto bastò a Soderini per illudersi che il Buonarroti gli avesse dato ascolto.
  3. Il marmo già usato: si dice che il marmo usato da Michelangelo per scolpire il David fosse già usato. In ordine cronologico l’artista fu il terzo ad utilizzarlo. I primi due furono Agostino di Duccio e Antonio del Rossellino che prima di lui provarono a scolpire il marmo ma ovviamente senza risultati. Secondo gli artisti il marmo presentava delle difficoltà tecniche che non consentivano la realizzazione di opere d’arte. Il marmo rimase cosi inutilizzato per ben 26 anni.
  4. Cambio di posizione: l’opera all’inizio doveva essere collocata sulla facciata del Duomo di Firenze ma si decise successivamente di posizionarla davanti all’ingresso di Palazzo Vecchio. In questo modo l’opera assunse un valore politico chiaro e definito  trasformando il governo fiorentino in un’istituzione forte e vittoriosa.
  5. 4 giorni per spostarlo: per motivi legati alla sua protezione e conservazione, il David, entrò alla Galleria dell’Accademia nel 1872. Il trasporto di quest’opera richiese tempo e misure eccezionali. Si adoperò infatti un carro adagiato sui binari del treno e ci vollero ben 4 giorni per concludere le operazioni di messa in sicurezza.
  6. E’ una delle opere più copiate: ebbene il David è una delle opere d’arte che vanta più copie in assoluto.  Molte di queste sono sparse in tutto il mondo tra America, Australia e Cina e nella stessa Firenze una copia dell’opera si trova di fronte a Palazzo Vecchio. Un ulteriore omaggio a Michelangelo si trova anche nel piazzale fiorentino che prende il suo nome. In questo caso si tratta di una riproduzione in bronzo e con elementi allegorici.  
  7. L’imbarazzo della Regina: tra le tante curiosità sul David c’è anche la copia data in regalo alla regina Vittoria d’Inghilterra. Nel 1857, la sovrana fece visita all’opera e rimase scioccata dalla nudità del David. Decise allora di chiedere ad una ditta inglese di realizzare una foglia di fico da apporre ai genitali dell’eroe. In questo modo tutti coloro che avrebbero fatto visita alla Regina non avrebbero avuto modo di potersi scandalizzare.
  8. Ha subìto diversi incidenti: il primo avvenne nel 1500 quando a seguì to di una rivolta, una sedia arrivò sul braccio destro del David e lo ruppe. Fortunatamente lo salvò il Vasari e successivamente venne riattaccata. Nel 1991 invece un ragazzo ruppe con un martello un dito del piede sinistro e per questo venne protetto successivamente da una protezione in plexiglass.
  9. Non ha un muscolo: oltre alla posizione con cui viene rappresentato, ovvero con lo sguardo rivolto verso il nemico e il mezzo tronco spostato a destra, si nota come sulla schiena manchi un muscolo. Per alcuni studiosi questa scelta si deve al blocco di marmo unico usato dal Buonarroti. L’artista infatti non avrebbe avuto materiale a sufficienza per scolpire anche quel muscolo
  10. Invidia di Leonardo: la leggenda vuole che Leonardo da Vinci, chiamato in commissione con altri artisti per collocare l’opera sul tetto del Duomo, fosse invidioso delle innegabili capacità artistiche di Michelangelo. Fu così che propose di mettere l’opera sotto la Loggia dei Lanzi cosi che fosse meno visibile rispetto alla facciata di Palazzo Vecchio. La scelta venne però rifiutata e prevalse la proposta di Filippino Lippi che voleva mettere il David proprio davanti Palazzo Vecchio.

Il David è visibile tutti i giorni, tranne il lunedì, presso la Galleria dell’Accademia di Firenze.

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