Dicembre 5, 2024

Cleopatra, la regina del Nilo

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Intelligente, carismatica, affascinante. Vita e storia della regina più famosa dell’antichità, Cleopatra, l’ultima sovrana dell'antico Egitto

La vita e l’ascesa al trono di Cleopatra

Di origine greco-macedone Cleopatra Tea Filopatore nacque ad Alessandria d’Egitto nel 69 a.C. Figlia di Tolomeo XII, Cleopatra era l’erede della stirpe Tolomea che governava l’Egitto fin dal 323 a.C., ovvero dalla morte di Alessandro Magno e dalla divisione dell’impero tra i suoi generali. Dopo un’educazione ellenistica ricevuta nella sua città natale, alla morte del padre nel 51 a.C., Cleopatra divenne, appena diciottenne, regina d’Egitto col nome di Cleopatra VII. Tuttavia le leggi e i costumi dell’epoca non prevedevano che una donna potesse essere sovrana e governare in autonomia, motivo per cui ascese al trono in coreggenza con il fratello minore, Tolomeo XIII, di appena undici anni, a cui venne data in sposa. I faraoni infatti erano considerati delle divinità e non potevano sporcare la loro discendenza ultraterrena con altri che non fossero della loro stessa stirpe. Detto ciò, va notato come, nonostante l’Egitto fosse già nella sfera d’influenza di Roma, sotto il suo dominio Cleopatra riuscì comunque a mantenere una certa autonomia governando in maniera saggia e indipendente non soltanto da Roma ma anche dalla sua corte.

Dalle testimonianze giunte fino a noi, sappiamo infatti che Cleopatra oltre ad essere una donna dalla forte personalità fosse anche una persona estremamente colta e intelligente, dotata di grande capacità tattiche e strategiche. Inoltre, pare che la sovrana avesse un particolare talento per le lingue e che, oltre a quella egizia e greca, naturalmente, conoscesse anche altri idiomi del tempo. Un talento che le permetteva di dialogare e rapportarsi direttamente con gli ambasciatori degli altri regni e quindi di prendere decisioni senza il supporto o l’interferenza dei suoi consiglieri.

La detronizzazione e l’incontro con Cesare

Non sorprende, dunque, se Cleopatra nel 49 a.C. venne detronizzata in favore del fratello perché difficilmente influenzabile. Costretta a scappare in Siria, però, Cleopatra non si diede per vinta e si mobilitò per formare un esercito che le consentisse di tornare a sedersi sul trono. A questo punto i tumulti politico-militari che riguardavano Roma e Alessandria si intrecciano. A seguito della guerra civile che a Roma contrappose Pompeo a Cesare e della vittoria di quest’ultimo a Farsalo nel 48 a.C., Pompeo, infatti, cercò riparo proprio in Egitto. Sulle sue tracce, deciso a chiudere definitivamente i conti, lo seguì anche Cesare, ma alla fine sarà Tolomeo XIII, forse in cerca di appoggio, a far uccidere Pompeo. Divenuto padrone di Roma, Cesare impose la sua influenza anche sulle sorti politiche dell’antico Egitto ormai sull’orlo di una guerra fratricida, che tra intrighi e cospirazioni coinvolgeva anche Arsione, sorella di Tolomeo e Cleopatra. A rompere l’impasse fu il noto incontro tra Cesare e Cleopatra ad Alessandria, la capitale dell’antico Egitto. In cerca di un modo per riconquistare il potere perduto, si dice che la regina detronizzata fece segretamente ritorno a Palazzo avvolta in un tappeto portato in dono proprio per Cesare. Ad Alessandria i due divennero ben presto amanti e, forte dell’appoggio di Cesare, Cleopatra vinse la disputa familiare col fratello ottenendo di nuovo la corona stavolta in condivisione con Tolomeo XIV, altro suo fratello minore, cui venne di nuovo data in sposa.

Si tratta però solo di un espediente in quanto sarà la regina a governare il proprio regno con indiscussa autorità. Il legame tra Cesare e Cleopatra, da cui la sovrana ebbe anche un figlio, Tolomeo XV, detto Cesarione, però non si interruppe, anzi portò la regina d’Egitto a Roma. La relazione si concluse solo qualche anno dopo, nel 44 a.C., a causa della morte di Cesare su congiura del Senato. Sono le Idi di Marzo e Cleopatra, in pericolo e mal vista, è costretta ad abbandonare Roma per far ritorno in patria.

La regina seduttrice e la fine dell’antico Egitto

Il mito di Cleopatra, regina seduttrice di uomini e donna risoluta, deriva probabilmente dal fatto che dopo Cesare, Cleopatra ebbe un altro grande amante, Marco Antonio, noto condottiero romano, al tempo, ai vertici del potere. Ancora una volta le guerre civili di Roma, stavolta tra Marco Antonio e Ottaviano, finiscono per intrecciarsi con le vicende d’Egitto e della sua regina. Nel 31 a.C. la vittoria di Ottaviano ad Azio, nell’Egeo, segna non solo la fine di Marco Antonio e Cleopatra, entrambi morti suicidi nel 30 a.C., ma anche la fine della stirpe Tolomea e, di fatto, dell’antico Egitto, relegato al ruolo di semplice provincia inglobata all’interno dell’Impero Romano.

Quanto alla nostra Cleopatra, pare che la sua fama non derivasse tanto dalla sua bellezza quanto dalla sua mente brillante, dai modi e dal tono della sua voce, elementi che sicuramente donavano alla regina d’Egitto un certo fascino e che, forse, la sovrana usò come espedienti, anche politici in termini di alleanze e protezione, per garantire benessere e indipendenza al proprio regno. Un regno che per oltre vent’anni dominò da sovrana temuta e rispettata, una vera eccezione in un’epoca in cui il potere femminile era ancora un concetto ignoto; un’eccezione che conferma la straordinaria figura di Cleopatra, la regina del Nilo.

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